L’obiettivo di questo Corso è quello di far sviluppare allo studente capacità e competenze differenti e superiori rispetto alla media. Non si tratta solo di conoscere la grammatica, il vocabolario delle lingue e i suoi business language, ma di tradurre, interpretare e spiegare concetti anche molto complessi senza perdere gli aspetti extralinguistici come l’ironia, la mimica e la specificità culturale. In pochi anni, coloro che seguono il percorso con dedizione e impegno, applicano il metodo di studio consigliato dai docenti senza mai risparmiarsi conseguono il titolo in corso e riescono senza problemi a inserirsi nel mondo del lavoro.
Il curriculum prevedono la competenza del diritto internazionale, dell’economia aziendale e degli aspetti culturali dei vari paesi studiati.
Il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE si occupa di favorire la comprensione e la comunicazione tra individui, gruppi, organizzazioni e servizi appartenenti alla propria cultura e quelli delle culture straniere di cui è competente (per es. cinese, giapponese, hindi, arabo). Il suo intervento consiste in attività di traduzione linguistica (scritta e/o orale), di intermediazione e di consulenza culturale.
A partire da una profonda competenza delle lingue straniere e dei relativi sistemi culturali, il MEDIATORE LINGUISTICO assume il ruolo di facilitatore della comunicazione e delle relazioni con gli interlocutori allogeni.
Il mediatore linguistico è un professionista che non si limita solamente a tradurre le conversazioni tra due o più soggetti che parlano lingue diverse, ma si occupa anche di mediare la comunicazione dal punto di vista culturale. Culture diverse, infatti, hanno di solito usanze, tradizioni, riti e religioni differenti, e il mediatore si occupa proprio di facilitare la comunicazione e abbattere le barriere linguistico-culturali tra le parti coinvolte.
A differenza di traduttori e interpreti, che traducono rispettivamente testi scritti e parlati, il mediatore linguistico culturale deve quindi avere una conoscenza approfondita non solo della lingua del Paese estero su cui si è specializzato, ma anche della sua cultura e usanze.
Il Mediatore Linguistico trova il suo impiego in tutti i macro settori economici, in un mondo sempre più globalizzato, risulta necessario affidarsi a chi possiede delle competenze specifiche di tipo linguistico e culturale.
Uno dei principali è quello dell’accoglienza e assistenza agli immigrati: in questo campo il mediatore linguistico culturale si occupa di facilitare la comunicazione lungo tutto il processo di integrazione e in luoghi come ospedali, scuole, centri per l’impiego, tribunali e questure.
Il mediatore linguistico può lavorare anche in ambito aziendale. Come in aziende esperte di import export e le aziende che operano a livello internazionale, ovvero le aziende che necessitano di gestire la comunicazione con le sedi estere nonchè gestire le trattative commerciali. In questi casi il mediatore linguistico dovrà avere una formazione che comprende delle competenze specifiche anche in ambito economico, giuridico, agricolo, lettarario, medico motorio o sportivo ed ingegneristico.
Ci sono, poi, sbocchi lavorativi nell’ambito delle organizzazioni ed enti internazionali, dove il mediatore linguistico può occuparsi ad esempio di interpretariato e della gestione di progetti internazionali nell’ambito della cooperazione umanitaria.
Infine, altre opportunità di impiego vengono fornite dal settore del turismo, della comunicazione digitale e del marketing.
VII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al secondo ciclo dei titoli accademici
ATTIVITÀ |
DESCRIZIONE |
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Analizza la domanda da parte del committente |
rileva e valuta le caratteristiche dell’intervento che viene richiesto per definire tempi, costi e modalità di realizzazione della consulenza |
Raccoglie tutte le informazioni e i materiali utili all’intervento |
approfondisce la conoscenza del contesto entro il quale dovrà realizzare l’intervento: finalità, soggetti coinvolti, problematiche, ecc. Visiona anche materiali utili sia per la traduzione scritta, che orale |
Fornisce consulenza nell’accompagnamento all’iter burocratico |
Supporta studenti e lavoratori provenienti da altri paesi nella compilazione della documentazione burocratica, in particolare quella necessaria all’inserimento dell’immigrato, e orienta verso altri servizi |
Gestisce una consulenza culturale |
offre informazioni e consigli ai soggetti coinvolti nello scambio (committenti, utenti, manager aziendali, ecc.) rispetto alle specifiche caratteristiche culturali che possono facilitare o ostacolare la comunicazione, al fine di raggiungere l’obiettivo definito |
Traduce documenti scritti |
quando richiesto, si occupa della traduzione scritta di documenti (da semplici lettere, e-mail, a contratti, pagine di siti web, ecc.). Cura l’adattamento linguistico del testo per una ricostruzione in lingua d’arrivo del contesto di partenza, ed è attento ad intercettare e interpretare i gusti, le preferenze e le specificità espresse delle singole culture |
Traduce oralmente |
utilizza la tecnica di traduzione orale consecutiva e di accompagnamento: mentre l’oratore espone il proprio discorso prende nota e conseguentemente ripropone il discorso nella lingua di arrivo |
Il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE può lavorare in:
Enti Pubblici Nazionali e Internazionali
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enti locali (Comuni, Province, ecc.), nazionali (Ministeri), Ambasciate, ecc.
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Scuole (pubbliche e private)
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in particolare, strutture nelle quali sono inseriti allievi/famiglie provenienti da altri paesi
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Aziende private
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organizzazioni di differenti settori economici che intrattengono relazioni commerciali con l’estero
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Società di servizi
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strutture che offrono servizi di traduzione/interpretariato ad aziende e privati; agenzie che gestiscono siti web, e -commerce, ecc.
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Servizi sociali e sanitari, carceri
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ASL, Consultori, ospedali, servizi sociali
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Associazioni e cooperative
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soggetti che si occupano di tematiche sociali e culturali, con particolare attenzione ai fenomeni migratori
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All’interno degli Enti Pubblici, il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE interviene in occasione di manifestazioni ufficiali ed eventi che prevedono il rapporto con le culture di altri paesi. Il suo intervento può essere orientato ad attività di assistenza linguistica e culturale, tra cui:
All’interno delle scuole, il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE assume prevalentemente la funzione di supporto linguistico e di intermediazione culturale a favore di studenti provenienti da altri paesi e delle loro famiglie, al fine di facilitarne l’inserimento, il successo scolastico e l’integrazione con la comunità ospitante. Le attività linguistiche comprendono parallelamente l’apprendimento della lingua del paese ospitante e il recupero/mantenimento della lingua d’origine.
Il suo intervento può comprendere anche progetti più ampi di animazione sociale e di sensibilizzazione interculturale rivolti a classi in cui siano o meno presenti immigrati (per es. insegnamento di lingue straniere agli studenti italiani).
All’interno dei servizi sociali e sanitari (ASL, Consultori, ospedali, servizi sociali), l’attività del MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE è orientata a favorire l’integrazione sociale degli immigrati, attraverso interventi di intermediazione linguistica e culturale. Fornisce informazione, orientamento e accompagnamento ai servizi, alla normativa e alle abitudini del paese ospitante e nell’attivazione di reti sociali, al fine di favorire il confronto e lo scambio interculturale, migliorare la partecipazione sociale e prevenire eventuali situazioni di disagio e di conflitto.
Il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE può lavorare per aziende che hanno attività commerciali con mercati esteri, assumendo generalmente il ruolo di Responsabile di area. Le multinazionali o le aziende di grandi dimensioni, che hanno facilità ad accedere ai mercati internazionali, generalmente investono sulle funzioni di intermediazione culturale. Tuttavia è sempre più diffuso l’impiego di consulenti linguistico-culturali in Piccole e Medie Imprese, che intrattengono relazioni commerciali con i mercati esteri.
Anche il settore editoriale può avvalersi della consulenza di esperti linguistici per la traduzione di materiali didattici e formativi.
All’interno delle aziende, svolge prevalentemente una funzione di assistenza linguistica nelle comunicazioni con partners stranieri, traducendo, in forma orale o scritta, le comunicazioni commerciali e i documenti societari; svolge parallelamente un’importante funzione di decodificazione culturale, prestando attenzione alla correttezza e alla pertinenza nella trasmissione trans-culturale del messaggio.
Il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE può collaborare come assistente linguistico e consulente culturale con associazioni e cooperative e impegnate in attività commerciali, sociali e interculturali che prevedono il rapporto con interlocutori di altri paesi.
In tutti gli ambiti di lavoro descritti il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE può lavorare come lavoratore autonomo, aprendosi una partita Iva, o collaborare con le organizzazioni attraverso contratti a progetto o prestazioni occasionali.
Deve possedere un’ampia flessibilità nell’organizzazione del proprio lavoro, dal momento che le sue attività, gli orari e i contesti di lavoro dipendono dagli specifici progetti e interventi per i quali è richiesta la sua competenza.
SERVIZI SOCIALI E SANITARI, CARCERI, COOPERATIVE E ASSOCIAZIONI
All’interno dei servizi sociosanitari, il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE interagisce con tutto il personale medico, sanitario ed educativo: assistenti sociali, educatori professionali, assistenti sanitari, medici, infermieri, psicologi.
SCUOLE
Nelle scuole, l’intervento del MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE è integrato alle attività degli insegnanti e, in fase progettuale, del dirigente scolastico.
Nel nostro territorio, i servizi sociali, sanitari e scolastici evidenziano una particolare esigenza di esperti di lingua cinese, araba e hindi, in riferimento alle zone interessate dal fenomeno migratorio di comunità appartenenti a queste aree linguistiche.
AZIENDE PRIVATE E SOCIETA’ DI SERVIZI
Nel caso delle aziende private, il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE può essere assunto anche con contratto di lavoro subordinato. Può lavorare in una sede italiana o estera, inquadrato secondo la normativa contrattuale italiana, o presso una sede estera con contratto di lavoro locale.
Nelle aziende si relaziona con personale tecnico, con addetti agli uffici commerciali e amministrativi e/o direttamente con i responsabili di azienda.
Indipendentemente dall’ambito lavorativo, l’intervento del MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE non si limita alla traduzione di contenuti in un diverso codice linguistico, ma richiede necessariamente una particolare attenzione all’interpretazione del significato del messaggio e alla trasposizione interculturale della comunicazione, anche nei suoi aspetti relazionali e non verbali. Deve infatti essere in grado di esplicitare modelli, rappresentazioni ed atteggiamenti legati all’appartenenza culturale, mantenendo comunque una posizione di neutralità nello scambio, limitandosi a garantire l’efficace trasmissione del messaggio e a verificarne la corretta comprensione.
ATTIVITÀ |
COMPETENZE |
RISULTATI |
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Analizza la domanda da parte del committente |
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Contratto stipulato Scheda di raccolta delle richieste |
Raccoglie tutte le informazioni e i materiali utili all’intervento |
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Materiali significativi |
Fornisce consulenza nell’accompagnamento all’iter burocratico |
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Documentazione burocratica |
Gestisce una consulenza culturale |
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Informazioni, consigli |
Traduce documenti scritti |
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Comunicazioni tradotte |
Traduce oralmente |
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Abilità specialistiche principali
Abilità generali principali
Affidabilità
mostrare integrità ed essere responsabili di se stessi, agire eticamente, essere irreprensibili, costruire intorno a se un clima di fiducia, ammettere i propri errori, rispettare gli impegni assunti
Flessibilità-Adattabilità
modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi
Impegno
sapersi allineare agli obiettivi di un gruppo o di una organizzazione, condividendone la missione
Orientamento al cliente/utente
anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso
Propensione all’ascolto e al dialogo
essere disponibili all’ascolto e all’interazione col pubblico
Il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE, inserito in organizzazioni produttive o di servizi, nel corso della sua carriera può ampliare le proprie responsabilità sia rispetto alle funzioni di coordinamento, sia rispetto all’ambito di lavoro specializzandosi su specifici segmenti di mercato (convegnistica, turismo, rappresentanza istituzionale, ecc.).
Un’altra prospettiva può essere quella di orientarsi verso attività giornalistiche ed editoriali, anche legate all’uso delle ICT (es. siti web).